"6 Ruote di Speranza”: quando un sogno corre veloce all’Autodromo di Monza"
			            Monza, 1 novembre 2025 – Ci sono giorni in cui la velocità non serve per vincere una gara, ma per regalare un sorriso. All'Autodromo di Monza, sabato 1 novembre, il rombo dei motori ha raccontato storie di coraggio, felicità e solidarietà. È tornata "6 Ruote di Speranza", l'iniziativa che da anni fa vivere ai ragazzi disabili l'emozione unica di diventare co-piloti per un giorno.

Fin dal mattino, l'atmosfera era quella delle grandi occasioni: caschi, attese, file e tanti occhi che brillavano di attesa. La sinergia tra Forze dell'Ordine, Protezione Civile, Volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri e numerosi privati cittadini appassionati di motori ha reso possibile questa giornata speciale. Tutti insieme, uniti da un solo obiettivo: regalare un sogno.

Ferrari, Lamborghini, Porsche, auto sportive di ogni tipo hanno sfilato sulla pista. Ma i veri protagonisti erano loro, i ragazzi, che con il casco allacciato e il cuore che batteva forte, salivano a bordo pronti a vivere un giro che non avrebbero mai dimenticato. Cento all'ora, forse di più, ma quello che contava davvero non era la velocità: era la felicità.
"Vederli sorridere, sentire le loro risate mentre il motore ruggisce… sono emozioni che non si spiegano," racconta un volontario. "Ti restano dentro, e torni a casa con qualcosa in più: la consapevolezza che la felicità può nascere anche da un semplice giro in pista."

Ogni curva, ogni accelerata, ogni abbraccio a fine corsa raccontava la stessa storia: quella di una giornata in cui le differenze si sono sciolte come neve al sole, e tutti – piloti, ragazzi, volontari, spettatori – si sono sentiti parte della stessa grande famiglia.
"6 Ruote di Speranza" è questo: un motore che batte al ritmo del cuore, un evento che unisce istituzioni, volontari e cittadini sotto la stessa bandiera, quella della solidarietà. Perché la vera vittoria non si misura in secondi sul cronometro, ma nei sorrisi che restano impressi sul volto di chi, anche solo per un attimo, ha sentito la libertà corrergli accanto.

E quando, al tramonto, i motori si sono spenti e la pista è tornata silenziosa, qualcosa è rimasto nell'aria: la sensazione che ogni sogno, se condiviso, può davvero diventare realtà.
Una giornata che nessuno dimenticherà. Chi ha partecipato lo sa: da Monza non si è tornati solo con il profumo di benzina addosso, ma con un bagaglio di emozioni e gratitudine difficile da descrivere. Una giornata in cui la speranza ha avuto sei ruote e un cuore che correva più forte di tutti.

