Melissa Bassetti: la bellezza della determinazione

23.11.2025

di Luisa Procopio

Melissa Bassetti è una di quelle anime rare che non hanno scelto l'arte: è l'arte che ha scelto lei. Ballerina, attrice, modella, presentatrice… ma nessuna etichetta restituisce davvero la potenza del suo sguardo quando danza, o la vibrazione della sua voce quando racconta una storia.

Aveva solo otto anni quando la vita le ha bussato alla porta, silenziosa, attraverso i passi di una compagna di banco. Un piccolo gesto, quasi insignificante, che però ha aperto in lei un varco luminoso. Da allora Melissa ha capito che il movimento sarebbe stato la sua strada. E che in ogni gesto, anche il più piccolo, c'era qualcosa di sacro da custodire.

Le passerelle della Milano e New York Fashion Week le hanno regalato luce, applausi, fotografia. L'hanno vista trasformarsi in icona, int immagine, in simbolo. Eppure, dietro quel mondo scintillante, Melissa ha sempre sentito un respiro diverso che la chiamava.

"Posano i fotografi, scorrono gli shooting…" racconta. "Ma la mia strada è il teatro."

E c'è una verità limpida in queste parole. Perché il teatro non la espone: la rivela. Lì, dove il cuore si mette a nudo, Melissa non interpreta semplicemente. Lei vive 

Lo ha dimostrato con forza in L'inferno di Alice prodotto dalla  FAN PRODUCTION di FO SIRACUSA , una storia dura, necessaria, dove ha prestato corpo e anima a una ragazza affetta da un DCA. Non è stato un ruolo: è stato un attraversare una tempesta. "Mi ha cambiata — confessa — perché raccontare un disturbo che oggi divora tante ragazze, silenzioso, nascosto, è stato come guardare negli occhi un mostro che vive nelle pieghe della società. Ma sul palco ho trovato un coraggio che non sapevo di avere."

E quel coraggio, oggi, lo porta con sé come una medaglia invisibile.

Melissa continua a camminare, o meglio, a danzare. È impegnata anche al Festival del Cinema di Salerno, dove concorre con un film girato tra le acque calme e profonde del Lario " UN DELITTO IDEALE ". Ancora una volta, un passo avanti. Ancora una volta, una nuova forma per esprimersi.

Da lei c'è davvero tanto da imparare. Dalla sua delicatezza nel trasformare il dolore in arte, dalla sua capacità di parlare ai giovani senza prediche, solo con l'esempio.

Perché Melissa ripete spesso una metafora che sembra semplice, ma che contiene un mondo: la vita va ballata.

Non importa lo stile, non importa se il passo è incerto o se la musica ogni tanto stona. Ballatela. Vivetela. Inventate la vostra coreografia.